Tre giorni in montagna - Bellamonte - Val di Fiemme

17/12/2007 - 19/12/2007

Tre giorni in montagna da Vittorio.
Ecco qui una piccola presentazione di foto e due video...
Buona visione!







Una cascata ghiacciata vista da un ponticello sospeso.


Vittorio-Hannibal: dopo un'ottima cena preparata da Piero ed accompagnata da un buon Chianti, quale modo migliore per esprimere il proprio apprezzamento?

Compleanno Vicious



Noi

Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.

Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.

Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.

Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.

Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.

Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale
anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.

Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.

Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.

Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.

Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.

Noi che giocavamo a Forza 4.

Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola).

Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.

Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.

Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'

Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.

Noi che avevamo i cartoni animati belli!!

Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga e Daitan3.

Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe più forte di Holly...'

Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza.

Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano.

Noi che alla messa ridevamo di continuo.

Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.

Noi che si andava in cabina a telefonare.

Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.

Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.

Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.

Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.

Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.

Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.

Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.

Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.

Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.

Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni
Graziani (allenatore Bearzot)'.

Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.

Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.

Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.

Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.

Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.

Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.

Noi che le birre erano Peroni, Moretti, Dreher e Wuhrer..e basta!!!

Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.

Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni
con quel rumore fastidioso.

Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo.

Noi che all'oratorio le caramelle costavano 10-20 lire.

Noi che si suonava la pianola Bontempi.

Noi che la ferrari era Alboreto, la Mclaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e
la Benetton Nannini.

Noi che il Commodore64 e il registratore lentissimo s´inceppava sempre.

Noi che la merenda era la Girella e il Billy all´arancia.

Noi che come scarpa da calcio avevamo la pantofola d'oro.

Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!!

Noi che quando vedevamo i biscotti della Bistefani 'e chi sono io Babbo Natale?'

Noi che il guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari.

Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.

Noi che abbiamo visto 15 volte i Goonies, Ritorno al Futuro e Stand by me.

Noi che abbiamo passato belle serate in bagno dopo Colpo Grosso.

Noi che giocavamo col Super Tele.

Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'

Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire.

Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.

Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine.

Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.

Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty truccato ed eri un figo della Madonna

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO
QUANDO CE LE RICORDIAMO.

NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI.

Arte? Questa è solo un'enorme schifezza!

Guillermo Habacuc Vargas, sedicente artista del Costa Rica, in una delle sue mostre presso la Galeríam Códice ha esposto la sua peggiore opera: un cane, pelle ed ossa, legato con una corda e lasciato lì a morire di fame e di sete.
Vargas aveva pagato dei bambini affinché catturassero un cane randagio per poi utilizzarlo come “opera”. L’opera d'arte consisteva appunto nel guardare l’agonia e la sofferenza fino
alla morte. Alle persone presenti alla mostra era stato vietato di portare cibo ed acqua, chiunque cercava di avvicinarsi per accudire l’animale, veniva allontanato in malo modo con insulti. Il messaggio sopra il cane morente, una scritta fatta di crocchette che riportava la frase:"Sei quello che leggi".
Vargas è stato inoltre selezionato per rappresentare il Costa Rica alla Biennale Centro Americana che si terrà in Honduras nel 2008. Dato che non si può applicare a questo tizio la pena che meriterebbe, almeno vediamo di firmare questa petizione per boicottare la sua schifosa esibizione alla Biennale.

Guardate il video:
http://www.youtube.com/watch?v=tyn5GoLbPn8

Firmate la petizione:
www.petitiononline.com/13031953/petition.html

Di questa cosa se n'è occupata anche l'organizzazione OIPA. Firmate e diffondete la petizione OIPA affinché simili atrocità non vengano mai più commesse. La morte di un animale non è arte bensì crudeltà.

Per maggiori info:
http://www.oipaitalia.com/maltrattamenti/notizie/nicaragua.html

Per firmare la petizione OIPA:
http://www.oipaitalia.com/maltrattamenti/appelli/costarica_petizione.html

PROTESTA "VOGLIO ESSERE EXTRA (COMUNITARIO)"


Recentemente ho ricevuto una mail con questa foto in allegato. All'inizio credevo fosse uno scherzo, ma poi, curiosando in Internet, ho scoperto che è una protesta che è stata effettivamente organizzata dal Comune di Sassuolo. Vi riporto il testo dell’articolo pubblicato su “Sassuolo 2000”, il quotidiano ondine di Sassuolo (l'articolo è visibile qui):


“Voglio essere extra”: è il titolo di un manifesto che oggi è stato affisso a Sassuolo, nel quartiere Braida e nei pressi della moschea di via Cavour, in cui si chiede di essere considerati extracomunitari. E’ l’ultima provocazione escogitata dal Comitato Quartiere di Braida per puntare il dito contro quelle che ritengono politiche di favore nei confronti degli stranieri. “Chiedo che mi venga tolta la cittadinanza italiana – si legge nel volantino - e di essere considerato a tutti gli effetti un immigrato clandestino, e come tale essere trattato e giudicato”.

Una richiesta motivata con “quanto sta avvenendo nel nostro Stato e nelle nostre città, evincendo dai quotidiani le sentenze emesse nei confronti di cittadini extracomunitari che, clandestini e spesso pregiudicati, continuano a delinquere deliberatamente”, i cittadini di Braida invidiano poi agli extracomunitari “la possibilità di poter continuare ad usufruire di tutti i servizi, salute, casa, scuola,ecc..., con anzi una corsia preferenziale per il loro ottenimento”. Nel manifesto si sottolinea inoltre come gli stranieri “possono compiere attività illegali ed avere comportamenti illeciti senza mai dover rendere conto alle leggi di questo Stato e tanto meno alla comunità” e ricordano come essi non contribuiscano “al mantenimento dell’apparato sociale di questo Stato in nessun modo”. Una premessa corposa che li porta appunto a chiedere di essere considerati extracomunitari, di più nel volantino annunciano che “in attesa dell’ottenimento di quanto richiesto provvederò ad un comportamento consono al mio nuovo status, ed in particolare: sospensione dei pagamenti di tutte le tasse locali, statali e sociali,occupazione abusiva di locali dove poter vivere indisturbato, svolgimento di attività più o meno lecite per il mio sostentamento (furto, rapina, spaccio,lavoro nero,ecc…) sospensione RC auto,revisione automezzo e patente, richiesta di sussidio di mantenimento con il sostegno delle organizzazioni sindacali, politiche e sociali preposte al mio inserimento sociale, culturale e lavorativo”.

Un’azione che ha strappato alcuni sorrisi ma che, a ben pensare, nasconde un disagio profondo come ha confermato il Presidente del Comitato Francesco Battani: “è la prima di una serie di iniziative che abbiamo programmato, provocazioni che avranno un seguito nei prossimi giorni”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è quanto accaduto a Marco Vandelli, cinquant’anni, invalido al 40%, celibe, orfano dei genitori, disoccupato, che vive a Braida in via Isonzo 12 e rischia di essere sfrattato dall’Acer perché a causa di un incidente ha perso quattro mesi di lavoro e non riesce più pagare l’affitto. Quando Vandelli ha chiesto aiuto ai servizi sociali e si è sentito rispondere che il Comune non è una banca. “Questo è quello che accade se un sassolese è in difficoltà – sostiene Battani – ben diverso sarebbe stato invece il trattamento se si fosse trattato di un extracomunitario, ed è per questo anche noi vogliamo essere extra”.

LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA

"Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
- Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
- La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
- E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
- Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
- Non cercare le apparenze, possono ingannare.
- Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
- Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
- Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
- Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
- Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
- Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
- Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
- Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
- Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange".

PAULO COELHO

SE...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,

E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;


Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;


Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".


Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

RUDYARD KIPLING

13 SPUNTI PER LA VITA

1. Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.

2. Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.

3. Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.

4. Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.

5. Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.

6. Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perchè non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.

7. Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.

8. Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.

9. Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.

10. Non piangere perchè qualcosa finisce, sorridi perchè è accaduta.

11. Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

12. Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.

13. Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.

GABRIEL GARCIA MARQUEZ

PER RIDERE UN PO'

PER GLI AMANTI DEL VINO




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MAN OF THE YEAR



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MISSING DOG

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SIMPSONIZZIAMOCI

Per promuovere il film The Simpson Movie, in uscita il 14 settembre, la Fox ha creato un software con il quale è possibile creare il proprio personaggio dei Simpson; ognuno di noi può quindi divertirsi a "simpsonizzare" se stesso e i propri amici andando al sito http://www.simpsonizeme.com/. La procedura è semplicissima: è sufficiente inviare una propria foto digitale in primo piano e scegliere le caratteristiche del proprio personaggio, tutto il resto lo farà il programma chiamato appunto "SimpsonizeMe".
Volete un assaggio? Beh, vi accontento subito.


Non avete indovinato? Siamo io e Tommy! Certo, la somiglianza non è molta, sopratutto per quanto mi riuarda, ma il risultato è sicuramente molto divertente! Provateci!

TOSCANA - AGOSTO 2007

Quest'anno per la pausa estiva abbiamo scelto come destinazione la Toscana, più precisamente la località Le Rocchette in zona Castiglione della Pescaia, vicino all'Argentario.
Io e Tommy siamo partiti il 30 luglio alle 4.30 della mattina (che levata
ccia!) e abbiamo raggiunto Cesco, Luca e Silvia al campeggio Baia Azzurra. Il giorno stesso ci ha raggiunti anche Emiliano, un amico di Cesco.


Il primo giorno ci siamo svegliati presto e ci siamo diretti all'Argentario per una giornata di spiaggia. Purtroppo, a causa del traffico caotico di Porto Santo Stefano, da noi soprannominato la Napoli dell'Argentario, e delle difficoltà incontrate nel trovare una caletta (nonostante Luca avesse tutte le cartine e le informazioni per raggiungerle!!), siamo riusciti ad arrivare in spiaggia solo verso le 13. Una volta sistemati ci siamo resi conto di non aver portato neanche un ombrellone, così abbiamo dovuto passare la maggior parte del tempo in acqua, onde evitare di morire soffocati dal caldo. Diciamo che non ci è andata neanche male vista l'acqua stupenda e cristallina di quei posti.
La sera, essendo tornati tardi in campeggio, siamo andati a mangiare in un ristorante vicino a Castiglione, la cui proprietaria, per la stazza e p
er il modo di vestire (con camiciona nera e fazzoletto intorno al collo), è stata paragonata a Pavarotti ed è così diventata il leitmotiv di tutta la vacanza per la serie di battute che da questo sono scaturite.



IN CAMPEGGIO

Il giorno seguente abbiamo noleggiato un gommone per girare le calette dell'Argentario. Dopo alcune difficoltà incontrate nel sistemarsi, o meglio incastrarsi tutti e sei nel gommone come pezzi di Tetris, siamo riusciti a partire da Porto Santo Stefano. Peccato però che dopo appena 10 minuti di navigazione il motore abbia iniziato a dare qualche segno di cedimento....in pratica potevamo andare solo a 2km all'ora! Agli occhi degli altri dovevamo sembrare un gruppo di profughi che tentavano di raggiungere la costa al grido di Allah Akbar (questa immagine è stata ovviamente creata dalla serie di battute che sono nate durante questa piccola disavventura). A quel punto abbiamo chiamato il ragazzo del noleggio che ci è venuto incontro con un altro gommone e ci ha fatto fare il cambio. Nonostante tutto ci è andata anche bene perchè il nuovo gommone era più potente del primo (e chi stava in punta lo ha sentito bene perchè sono stati dolori!!!!).


VIDEO IN GOMMONE

La giornata l'abbiamo passata girando per calette e bruciandoci so
tto il sole in quanto l'unico ombrellone che avevamo è prima caduto in acqua e poi, nell'atto di tirarlo sul gommone, si è distrutto per il forte vento.

LA CALETTA DEI GABBIANI

Dopo quasi 7 ore di "navigazione" abbiamo sentito la necessità di tornare con i piedi per terra e ci siamo diretti verso Porto Santo Stefano, da cui eravamo partiti. Però a circa 200 metri dalla riva il motore del gommone è morto... avevamo finito la benzina! Allora, via a pagaiare fino a riva! C'è da aggiungere anche che il motore si era già spento altre volte perchè entrava aria nella canna della benzina, quindi si può dire che abbiamo proprio chiuso in bellezza!

LA PAGAIATA VERSO RIVA

L'ultimo giorno siamo rimasti in campeggio per una giornata di completo relax a bordo piscina. Era troppa la stanchezza dovuta alla giornata in gommone! Alla sera però ci siamo mossi presto per andare alla 31° Sagra del Cinghiale e del Tortello a Montepescali, un piccolo borgo medievale della Maremma.

Dopo cena, durante il giro di perlustrazione del borgo, ci siamo imbattuti in un simpatico e molto accogliente vecchietto, custode del museo del paese, che ci ha raccontato la storia di Montepescali e ci ha permesso di visitare i locali del museo. Era tanta la passione che ci metteva nei racconti che non riuscivamo più ad andarcene; Luca ha dovuto inventarsi che c'era un nostro amico (Gianni) che ci aspettava al parcheggio e che quindi dovevamo muoverci. Il signor Livio però non voleva lasciarci andare se prima non firmavamo il libro degli ospiti, così ne ha approfittato per tenerci lì ancora un pò.
Lasciato il borgo, ci siamo diretti verso Grosseto alla ricerca di un disco pub che la barista del campeggio ci aveva consigliato per trascorrere la serata. Non trovando il posto, abbiamo fermato un ragazzo di Grosseto che ci ha rivelato che lì non esiste nessun locale di quel tipo.... Così abbiamo seguito il suo consiglio e siamo andati alla ricerca del Nord-Est, un locale all'aperto abbastanza frequentato dove facevano musica dal vivo.

Il giorno dopo, il 2 agosto, io e Tom dovevamo tornare a casa, però abbiamo deciso di fare una deviazione per
Montalcino per comprare del vino e mangiare ancora qualche prodotto tipico invece di fermarsi in autogrill. Dopo aver comprato 6-7 bottiglie di Brunello e di Rosso di Montalcino, siamo andati alla Fiaschetteria Italiana, un caffè storico considerato il Florian di Montalcino, creato nel 1888 da Ferruccio Biondi Santi, inventore del Brunello. Per 30 euro abbiamo mangiato bruschette, formaggi tipici e bevuto due bicchieri di Brunello. Certo non è economico, ma sicuramente molto più abbordabile del nostro Florian.
Dopo questo ultimo pasto in Toscana abbiamo intrapreso il lungo viaggio verso casa...5 interminabili ore in macchina, appesantite dalla consapevolezza di dover tornare alla solita routine veneziana.



PRESENTAZIONE FOTO

REDENTORE


Cenni storici per i foresti
Come molti ben sapranno, la festa del Redentore, che si tiene ogni terza domenica di luglio, è per antonomasia la festa dei veneziani.
Per l'occasione viene montato un ponte su barche per collegare la fondamenta delle Zattere con la Giudecca, dove si trova la chiesa del Redentore. Questa chiesa venne eretta intorno alla metà del 1500 come ringraziamento per la fine della grave pestilenza che aveva colpito la città (nonchè tutta l'Europa).
La tradizione vuole che il sabato al tramonto le barche addobbate a festa comincino ad affluire nel Bacino di San Marco per assistere allo spettacolo pirotecnico che si tiene verso le 23.30. Per questo suo aspetto scenografico la festa attrae anche moltissima gente da tutto il mondo.

Il Redentore 2007
Quest'anno, invece di andare come al solito in spiaggia o ai murazzi, abbiamo deciso di rimanere a Venezia e di attraversare il ponte votivo per recarci alla Giudecca, da dove abbiamo assistito ai "foghi". Ci sono state alcune assenze significative come i giramondo Piero, Sara, Alberto e Monica, gli ormai dispersi Andrea e Francesca,
Leri e Giorgia, Matteo e Alice, Cesco e la Dalma, Zangi, Nicola etc. Ad aumentare il numero della battera, dimezzata dalle assenze appena citate, ci ha pensato Luca che ha portato alcuni suoi amici (i cui nomi, chiedo venia, al momento mi sfuggono, sigh!). Per concludere direi che nonostante tutto ce la siamo passata bene, ma che spero che l'anno prossimo si possa festeggiare tutti insieme.

Guardate cosa vi siete persi :-)




RISTORANTI A VENEZIA E DINTORNI

VENEZIA

Il Refolo - pizzeria con cucina

Campo san Giacomo de l'Orio - Santa Croce 1459 - 30125
Tel. 0415240016 Chiuso il lunedì e il martedì a pranzo.

E' abbastanza piccolo all'interno, infatti lo consiglio vivamente sopratutto durante la bella stagione quando ci sono i tavoli fuori. L'atmosfera nel piccolo campo vicino a San Giacomo è molto piacevole, inoltre, essendo vicino ad un canale, è molto facile arrivarci anche in barca. I prezzi non sono particolarmente economici, ma la qualità è abbastanza alta (il proprietario è il figlio di Fiore). Assolutamente da provare i rigatoni alla refolo (pomodoro, pancetta e scamorza affumicata) e la tagliata di angus.


MESTRE

BEFeD - Brew pub
Viale Ancona, 20 - Mestre
Tel. 0415318866 (per emergenze 3494093211) Sempre aperto

A 5 minuti dal Laguna Palace Hotel, questo locale è unico nel suo genere. La sua principale specialità è il galleto con patate fritte da mangiare tassativamente con le mani. Eh si, li non esistono posate, una volta seduti i camerieri portano una tovaglia di cartone con inglobati salvietta di carta e salviettina bagnata per pulirsi le mani dopo la mangiata.
Chi non amasse il pollo potrà comunque scegliere tra una vasta gamma di toast e panini. Altra specialità è la birra fatta in casa e servita in enormi boccali. E' quasi sempre pieno e per rendere più piacevole l'attesa i proprietari hanno avuto la bellissima idea di posizionare degli enormi contenitori di noccioline da cui è possibile servirsi. Ah, dimenticavo, le bucce delle noccioline si possono tranquillamente gettare in terra. Vi dirò di più, se siete così educati da fare un mucchietto di bucce sul vostro tavolo, la vostra gentilezza sarà vana perchè tanto i camerieri per pulire i tavoli getteranno tutto per terra!!!!
Per quanto riguarda i prezzi il galletto costa 10 euro e la porzione è enorme, una birra piccola o altra bibita 2.30, l'acqua 1.30.


DOLO

Verde Ouro Brasil - Churrascaria Pizzeria
Via Cairoli 126 - Dolo
Tel. 3382460212

Questo locale brasiliano è decisamente fantastico per la formula adottata. Per soli 30 euro circa mangerete come non mai! Allora, si inizia con un ricco buffet a cui ci si può servire illimitatamente (l'unica richiesta che fanno è, giustamente, quella di finire tutto ciò che si prende) e una volta finito si passa alla rassegna di 16 tipi di carne che i camerieri servono in spada. Il tutto si conclude con una buonissima scamorza affumicata. Ogni tavolo è munito di semaforo per cui quando non ce la si fa proprio più è sufficiente posizionare il semaforo sul rosso per non essere più serviti. Vi consiglio di andarci mooolto affamati perchè altrimenti si rischia di fermarsi molto presto. La carne è ottima, viene tutta dal Brasile ad eccezione del maiale. Il sabato c'è anche lo spettacolo di danza brasiliana con le ballerine che danzano tra i tavoli.

HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL 2007 - VIDEO

HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL 2007

Che dire ragazzi, è veramente pazzesco quello che è successo! Dopo tutte le polemiche che hanno accompagntao l'organizzazione del festival ci mancava solo la tromba d'aria che distruggesse tutto! Fortunatamente non c'è scappato il morto, però di feriti ce ne sono stati...non parliamo poi della paura che deve aver assalito tutti i presenti... Io non voglio discutere sulla sicurezza delle strutture e sulle responsabilità, questo è compito della magistatura che metterà luce sulla vicenda, voglio solo sperare che quanto successo non influisca su possibili eventi futuri della portata dell'Heineken Jammin Festival.
Qui a Venezia ci voleva proprio un evento del genere, capita molto raramente a noi veneziani di potere assistere a un concerto "in casa". Io ho avuto la fortuna di andare il primo giorno e di godermi una parte di quello che doveva essere l'evento dell'anno per Venezia. E' stato quasi strano, ma particolarmente piacevole, potere raggiungere in breve tempo il letto di casa dopo avere passato quasi 6 ore in piedi davanti al palco e una metà di queste anche sotto il sole. Ieri (15 giugno), mentre stavo caricando i video sul blog, mi sono arrivate le prime voci su quanto era successo e a dir la verità inizialmente non ci credevo. A Venezia non ha nemmeno piovuto, il cielo era nero, ma della tromba d'aria neanche l'ombra. Oggi ho letto che nemmeno l'area campeggi del parco San Giuliano è stata colpita dal forte vento. Certo che questa è proprio sfiga. Peccato. Un augurio di pronta guarigione a tutti i feriti.

IL TURISTA ITALIANO ALL'ESTERO

Sul sito di Repubblica è apparso un articolo che tratteggia il comportamento del tipico turista italiano all'estero…
Secondo la classificata stilata da Expedia siamo al diciannovesimo posto su 29; i migliori a loro parere sono gli americani (mah!) e i giapponesi (questo posso capirlo).
Ma siamo davvero così maleducati come ci descrivono?

Per leggerlo basta cliccare qui

L'EUROPA E L'ITALIA

Guardate il simpaticissimo cortometraggio di Bruno Bozzetto "l'Europa e l'Italia" che illustra una serie di comportamento tipici di noi italiani. Dalla politica alla burocrazia, dalle code al parcheggio, dalla circolazione stradale al rito quotidiano del caffè, questo cartoon rapresenta vizi e difetti dell'italiano medio visti dall'esterno. Fra verità e luoghi comuni, un ritratto autoironico delle nostre abitudini quotidiane.




L'immagine che troverete qui sotto riassume benissimo uno dei temi trattati da Bozzetto nel suo cartoon, ovvero il rito del caffé in Italia.... Noi non ordianiamo un semplice caffé, ma tutte le possibili varianti: caffé corretto grappa, macchiato, ristretto, con un pò di latte a parte, lungo in tazza grande, orzo, decaffeinato e chi più ne ha più ne metta. Roba da far impazzire il povero cameriere che deve prendere l'ordine!