TOSCANA - AGOSTO 2007

Quest'anno per la pausa estiva abbiamo scelto come destinazione la Toscana, più precisamente la località Le Rocchette in zona Castiglione della Pescaia, vicino all'Argentario.
Io e Tommy siamo partiti il 30 luglio alle 4.30 della mattina (che levata
ccia!) e abbiamo raggiunto Cesco, Luca e Silvia al campeggio Baia Azzurra. Il giorno stesso ci ha raggiunti anche Emiliano, un amico di Cesco.


Il primo giorno ci siamo svegliati presto e ci siamo diretti all'Argentario per una giornata di spiaggia. Purtroppo, a causa del traffico caotico di Porto Santo Stefano, da noi soprannominato la Napoli dell'Argentario, e delle difficoltà incontrate nel trovare una caletta (nonostante Luca avesse tutte le cartine e le informazioni per raggiungerle!!), siamo riusciti ad arrivare in spiaggia solo verso le 13. Una volta sistemati ci siamo resi conto di non aver portato neanche un ombrellone, così abbiamo dovuto passare la maggior parte del tempo in acqua, onde evitare di morire soffocati dal caldo. Diciamo che non ci è andata neanche male vista l'acqua stupenda e cristallina di quei posti.
La sera, essendo tornati tardi in campeggio, siamo andati a mangiare in un ristorante vicino a Castiglione, la cui proprietaria, per la stazza e p
er il modo di vestire (con camiciona nera e fazzoletto intorno al collo), è stata paragonata a Pavarotti ed è così diventata il leitmotiv di tutta la vacanza per la serie di battute che da questo sono scaturite.



IN CAMPEGGIO

Il giorno seguente abbiamo noleggiato un gommone per girare le calette dell'Argentario. Dopo alcune difficoltà incontrate nel sistemarsi, o meglio incastrarsi tutti e sei nel gommone come pezzi di Tetris, siamo riusciti a partire da Porto Santo Stefano. Peccato però che dopo appena 10 minuti di navigazione il motore abbia iniziato a dare qualche segno di cedimento....in pratica potevamo andare solo a 2km all'ora! Agli occhi degli altri dovevamo sembrare un gruppo di profughi che tentavano di raggiungere la costa al grido di Allah Akbar (questa immagine è stata ovviamente creata dalla serie di battute che sono nate durante questa piccola disavventura). A quel punto abbiamo chiamato il ragazzo del noleggio che ci è venuto incontro con un altro gommone e ci ha fatto fare il cambio. Nonostante tutto ci è andata anche bene perchè il nuovo gommone era più potente del primo (e chi stava in punta lo ha sentito bene perchè sono stati dolori!!!!).


VIDEO IN GOMMONE

La giornata l'abbiamo passata girando per calette e bruciandoci so
tto il sole in quanto l'unico ombrellone che avevamo è prima caduto in acqua e poi, nell'atto di tirarlo sul gommone, si è distrutto per il forte vento.

LA CALETTA DEI GABBIANI

Dopo quasi 7 ore di "navigazione" abbiamo sentito la necessità di tornare con i piedi per terra e ci siamo diretti verso Porto Santo Stefano, da cui eravamo partiti. Però a circa 200 metri dalla riva il motore del gommone è morto... avevamo finito la benzina! Allora, via a pagaiare fino a riva! C'è da aggiungere anche che il motore si era già spento altre volte perchè entrava aria nella canna della benzina, quindi si può dire che abbiamo proprio chiuso in bellezza!

LA PAGAIATA VERSO RIVA

L'ultimo giorno siamo rimasti in campeggio per una giornata di completo relax a bordo piscina. Era troppa la stanchezza dovuta alla giornata in gommone! Alla sera però ci siamo mossi presto per andare alla 31° Sagra del Cinghiale e del Tortello a Montepescali, un piccolo borgo medievale della Maremma.

Dopo cena, durante il giro di perlustrazione del borgo, ci siamo imbattuti in un simpatico e molto accogliente vecchietto, custode del museo del paese, che ci ha raccontato la storia di Montepescali e ci ha permesso di visitare i locali del museo. Era tanta la passione che ci metteva nei racconti che non riuscivamo più ad andarcene; Luca ha dovuto inventarsi che c'era un nostro amico (Gianni) che ci aspettava al parcheggio e che quindi dovevamo muoverci. Il signor Livio però non voleva lasciarci andare se prima non firmavamo il libro degli ospiti, così ne ha approfittato per tenerci lì ancora un pò.
Lasciato il borgo, ci siamo diretti verso Grosseto alla ricerca di un disco pub che la barista del campeggio ci aveva consigliato per trascorrere la serata. Non trovando il posto, abbiamo fermato un ragazzo di Grosseto che ci ha rivelato che lì non esiste nessun locale di quel tipo.... Così abbiamo seguito il suo consiglio e siamo andati alla ricerca del Nord-Est, un locale all'aperto abbastanza frequentato dove facevano musica dal vivo.

Il giorno dopo, il 2 agosto, io e Tom dovevamo tornare a casa, però abbiamo deciso di fare una deviazione per
Montalcino per comprare del vino e mangiare ancora qualche prodotto tipico invece di fermarsi in autogrill. Dopo aver comprato 6-7 bottiglie di Brunello e di Rosso di Montalcino, siamo andati alla Fiaschetteria Italiana, un caffè storico considerato il Florian di Montalcino, creato nel 1888 da Ferruccio Biondi Santi, inventore del Brunello. Per 30 euro abbiamo mangiato bruschette, formaggi tipici e bevuto due bicchieri di Brunello. Certo non è economico, ma sicuramente molto più abbordabile del nostro Florian.
Dopo questo ultimo pasto in Toscana abbiamo intrapreso il lungo viaggio verso casa...5 interminabili ore in macchina, appesantite dalla consapevolezza di dover tornare alla solita routine veneziana.



PRESENTAZIONE FOTO

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